LA SCATOLA DI CUOIO è un romanzo ambientato a San Clemente, un piccolo paesino di circa tremila anime della Basilicata, nascosto e immobile, costituito per la maggior parte da abitazioni cadenti e persone anziane. L'arrivo di Don Pantaleo, religioso e oscuro faccendiere, porta una ventata di novità, e dà adito alle voci più disparate. Il misterioso frate si sistema in una grande casa donata da Giulia Poti, che pian pianino si riveste di alberi che le crescono attorno, nascondendo segreti che nessuno ha intenzione di scoprire. Don Pantaleo detto il Provinciale, diviene così, un fantasma in un paese di fantasmi e nessuno lo vede più in giro, fino alla notizia della sua improvvisa morte. In paese c'è chi mormora con timore che si tratti di un omicidio...
LA SCATOLA DI CUOIO è un'originale favola a tinte fosche sull'invidia e la vanità. Ambigui e impenetrabili figuri, gravitano attorno a una scatola di cuoio, il cui contenuto è celato fin quasi al finale. Tra tutti, spiccano la giunonica donna Marta, descritta come ributtante e dalla faccia pelosa, suo marito Giuseppe, una specie di pesce lesso in perenne catalessi, e Lina e Onofrio, fedeli e timorosi domestici del frate. L'improvvisa morte di Don Pantaleo e l'enorme lascito che ne consegue, esacerba gli animi e le situazioni, dando vita ad un mesto spettacolo di malevolenze e gelosie, dove ciascuno a suo modo, interpreta una patetica parte.
Sempre sospesa tra ironia e dramma, questa storia si tinge di giallo. Lo sfondo è quello di un paesino sperduto della Basilicata e della casona di Don Pantaleo, piena di silenzi, labirinti di stanze, e quadri con le facce scure degli antenati. Protagonista indiscussa la scatola di cuoio, appoggiata per anni su un cassettone dello studio del frate, testimone beffarda e silente di una rappresentazione tragicomica, messa in atto da un nugolo di smaniosi ingordi. Solo nel finale, se ne conoscerà finalmente il contenuto.
Colpi di scena, caustica ironia, e perfino qualche consiglio culinario davvero niente male, sono gli elementi di questa lettura insolita. Consigliata!
"Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono". Pura e sincera questa frase di J. L. Borges. In alcuni casi, le ferite subite sono così profonde e laceranti, che dimenticare è impossibile e ricordare insopportabile. Questo è successo ad uno dei due protagonisti di questo romanzo.
Roy è pronto per il suo appuntamento; si guarda allo specchio con soddisfazione, l'immagine di rimando è quella di un uomo anziano, ma affascinante, perfetto in ogni dettaglio. Per le donne che incontra, si tratta di un'avventura o di un'evasione. Per lui questi rendez-vous rappresentano una professione. Spesso si trova di fronte a donne attempate e deluse dalla vita, in cerca di un'ultima occasione di felicità; non è roba di suo interesse. Ogni volta ricomincia da capo, speranzoso. Stavolta, la donna che gli si para dinanzi è affascinante, da giovane deve essere stata una vera bellezza; la foto sul sito non ha mentito...
Questa è l'estrema sintesi di ciò che racconta l'incipit del romanzo L'INGANNO PERFETTO edito Rizzoli; nulla lascia presagire, anche al più smaliziato dei lettori, la spiazzante piega che assumeranno gli eventi, una volta sprigionati dallo scorrere delle pagine: quella presentata è infatti una trama avvincente, costruita in maniera insolita. Gran parte della storia, si basa sulla vita di Roy, e si sviluppa in un adrenalinico tuffo nel suo passato; si comincia dagli anni settanta, per poi andare a ritroso fino ad arrivare agli anni trenta. Man mano che si procede con la lettura, si ricostruiscono gli eventi, e ci si trova a fare i conti con un'immagine di Roy per nulla edificante: ha basato l'intera vita su stratagemmi e imbrogli, e non prova vergogna per le sue azioni; perfino l'atto più abietto viene considerato giustificabile, o addirittura necessario; nemmeno il fatto di essere invecchiato lo ferma: l'appagamento che prova nell'esecuzione del raggiro è impagabile, lo fa sentire vivo.
L'INGANNO PERFETTO è la storia di un'ambigua partita che Roy e Betty giocano ciascuno seguendo le proprie regole, e all'oscuro delle intenzioni dell'altro.
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